7000 carte
La raccolta conserva: caricature della Comune di Parigi, manifesti, editti, affiches degli antichi Stati italiani e del Risorgimento, manifesti politici novecenteschi di diversi paesi ed organismi internazionali e la collezione di documenti storici (manifesti, proclami avvisi, ordinanze) di Gian Franco Vicinelli (Milano, 1927-ivi, 2021) datati dal 1557 al 1903. La raccolta è organizzata in sei serie:
1. Francia (1870-1982)
2. Italia (1557-1983)
3. Spagna (1936-1976)
4. Unione Sovietica (anni trenta)
5. Altri paesi (1962-1979)
6. Organismi internazionali (anni sessanta-settanta)
Strumenti di corredo: inventario parziale online, raccolta digitalizzata
Alessandra Cristina Lavagnino (1947-), docente ed esperta di lingua e cultura cinese, nonché membro del Consiglio direttivo e Direttore di parte italiana dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Negli anni settanta ha raccolto e collezionato diversi manifesti cinesi, di cui 40 sono stati depositati presso Fondazione Feltrinelli.
Strumenti di corredo: elenco di consistenza
La Collezione è stata creata da Alberto Sandretti (Sesto San Giovanni, 1933 – Milano, 2019), intermediario e imprenditore con una lunga esperienza di lavoro in Unione Sovietica, comprende oltre 4000 manifesti di propaganda e cinematografici che coprono la storia dell’URSS dalla Rivoluzione di Ottobre alla fine dello Stato sovietico nel 1991, unitamente a 10.000 cartoline illustrate dal XIX al XXI secolo, la maggior parte risalente al periodo sovietico.
Strumenti di corredo: elenco di consistenza
Collezione di manifesti cinesi, albanesi, organismi internazionali e nuova sinistra italiana donata dal giornalista Gualtiero Strano.
Strumenti di corredo: collezione non ordinata
870 buste
Angelo Tasca (Moretta, 1892 – Parigi, 1960), uomo politico e intellettuale, fu dirigente della Federazione giovanile socialista e poi della Federazione del Psi di Torino negli anni dieci, fondò, con Gramsci, Terracini e Togliatti, il settimanale “L’Ordine nuovo” (1919-1920). Nel 1919-1920 fu segretario della Camera del Lavoro di Torino e nel 1921 fu tra i fondatori del Pcd’I, dal quale venne espulso nel 1929. Emigrato in Francia, lavorò come saggista e giornalista, ricoprendo il ruolo di redattore capo per il giornale “Monde” di Henri Barbusse e poi curando una rubrica di politica estera sul quotidiano “Le Populaire” di Leon Blum. Successivamente all’occupazione tedesca di Parigi, si spostò a Vichy, dove lavorò come funzionario al Ministero della propaganda del governo collaborazionista di Pétain, ma aiutando clandestinamente la resistenza belga. Il fondo è costituito da centinaia di dossiers di ritagli stampa, migliaia di pagine di note e di appunti, più di 150 quaderni di riflessioni autobiografiche e politiche, da una ricchissima corrispondenza e da manoscritti e dattiloscritti di saggi e articoli ancora inediti. La documentazione è suddivisa in sette serie:
1. Documenti (1790-1957)
2. Quaderni (1927-1960)
3. PCI-PSI (1918-1940)
4. Corrispondenza (1901-1958)
5. Pci-Psi (1918-1940)
6. Carte Jacques Mesnil (1872-1932)
7. Processo Rosselli (1937-1948)
Strumenti di corredo: inventario online, fondo parzialmente digitalizzato con percorsi tematici digitali
