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Crisi dell’ambiente


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La crisi ambientale è la grande questione del millennio: la sfida più estrema, imponente, radicale, di fronte alla quale l’umanità si sia mai trovata. Emissioni di gas serra, perdita di biodiversità, inquinamento e contaminazione di terra, acqua e aria: l’impatto antropico sul pianeta sembra aver raggiunto un punto di non ritorno, minacciando gli ecosistemi e la vita stessa della Terra.

Tutto questo ci sollecita a rivedere alla radice un modello basato sull’erosione delle risorse. Che sia possibile lo suggerisce la nuova generazione di imprese e soggetti economici che ha a cuore non esclusivamente il profitto quanto le ricadute della propria attività sulla società, sull’ambiente, sul territorio, sugli individui. 

 

Durante i Transition Days (18 e 19 ottobre) faremo cultura della transizione ecologica: uno spazio di racconto e un salone di pratiche per conoscere più da vicino imprenditori, start-up, pmi, B-corp e società benefit e le opportunità economiche che guidano la transizione e praticano un rinnovato modo di fare impresa.

Le Alessandro Pansa Lecture di quest’anno – Per non diventare verdi, ma di rabbia – si interrogano proprio sulle traiettorie di riconversione industriale, lotta alla disoccupazione, sperimentazione di nuove politiche eco-sociali, nascita di imprese e filiere sostenibili.

A essere investite dalla crisi ambientale sono soprattutto le nostre città. La qualità dell’aria che respiriamo, gli eventi atmosferici imprevedibili degli ultimi anni, i flussi migratori dovuti al clima, l’urgenza di espandere modelli di consumo sostenibili: sono solo alcune delle sfide con cui le città sono chiamate a confrontarsi per disegnare un futuro urbano più sostenibile ed evitare l’acuirsi di nuove disuguaglianze.

Ci chiediamo allora in che direzione e con quali approcci possiamo concepire città che mettano al centro la “salute”, intesa tanto come benessere dei cittadini quanto come bontà del contesto urbano che ci ospita.

La rassegna annuale About a City (27-29 novembre) va al cuore delle trasformazioni in corso, da un lato per capire come si modifica la città sulle onde della transizione ecologica, dall’altro per mettere in evidenza le occasioni di sviluppo, inclusione e sostenibilità che dalle transizioni possono derivare. 

Quattro tappe – Milano, Bologna (in collaborazione con l’Alleanza per le Transizioni Giuste), Roma (in collaborazione con MAXXI) e Taranto – per fare il punto sulle pratiche e sulle innovazioni capaci di dare un nuovo design al futuro urbano. Così come Un genere di città, ciclo di incontri per capire come progettare spazi urbani in grado di ospitare una comunità variegata, fatta di individui con esigenze e vulnerabilità differenti.

Ecco, gli individui: come viene percepita la sfida del climate change da cittadine e cittadini? Proviamo a capirlo con il volume Il cambiamento climatico visto dai cittadini, in cui Cecilia Biancalana e Riccardo Ladini esaminano la transizione ecologica in Italia attraverso tre prospettive: l’opinione pubblica, le posizioni dei partiti e la copertura mediatica. Mentre con il podcast Ultima chiamata esploriamo le prospettive dei giovani sulla crisi climatica partendo, per ciascuna puntata, da un elemento fondamentale: acqua, aria, terra, fuoco. 

 

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