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Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ha svolto ricerche organizzato seminari, pubblicato ebook sia dal proprio progetto di ricerca sia utilizzando risorse del proprio patrimonio.
Il tema è l’habitat del lavoro, il luogo fisico in cui si consuma l’atto del lavoro e della produzione, soprattutto in un’epoca di progressiva smaterializzazione.
Tre i temi proposti:
- i nuovi luoghi produttivi
- le piattaforme di sharing economy e le economie di prossimità
- le politiche industriali da realizzare in ottica di sistema-Paese
“Nuovi luoghi produttivi: la produzione nel tramonto della fabbrica”
Nuovi luoghi produttivi: la produzione nel tramonto della fabbrica vuole essere un momento di riflessione sul ritorno della città come centro di insediamento delle principali attività economiche. È un doppio processo che riguarda da una parte i nuovi attori del lavoro, i makers, ben inseriti in comunità locali (che spesso originano o si rafforzano in fablab, makerspace etc. etc.) e che, al tempo stesso, si relazionano in comunità on-line a-spaziali o molto distanti tra loro [leggi l’ebook].
Allo stesso tempo abbiamo guardato alle trasformazioni urbane chiedendo a Andy Pratt che cosa sia una “città creativa” o che cosa sia la Città eterogenea [leggi l’ebook] per capire come cambiano le realtà urbane dove le tecnologie digitali garantiscono ai cittadini l’equità tra centro e periferia e offrono nuove opportunità di business e di soddisfazione dei propri bisogni locali attraverso una progettazione incentrata sul concetto di slow city [leggi l’ebook].
Un tema quella della città che è sempre stato al centro di chi anche nella prima età moderna si è posto il problema dello sviluppo governabile, per esempio Carlo Cattaneo [leggi l’ebook] o chi, per esempio Gherardo d’Arco [leggi l’ebook], si è preoccupato di dare attenzione al tema dello sviluppo sostenibile in rapporto alla campagna.
“Politiche industriali”
Con questa espressione ci siamo chiesti cosa significa parlare di “produzione” e di “fabbriche” in una fase storica in cui l’industria ha perso la capacità di guidare la crescita sociale e si insiste sulla terziarizzazione dell’economia. Come si può fare politica industriale oggi? [leggi l’ebook] Chi sono i soggetti e gli attori coinvolti?
La politica industriale è il frutto della collaborazione tra istituzioni e grandi imprese capaci di influenzare standard di produzione e concorrenza internazionale.
La tecnologia [guarda la video intervista], tuttavia, ha prodotto un rapporto nuovo tra tutti i nodi della rete sociale, che si basa sull’interdipendenza e permette di puntare a un’economia delle connessioni e a una governance condivisa dello sviluppo.
“Sharing Economy”
La sharing economy si presenta come fenomeno articolato e controverso, proposto da alcuni come radicale ripensamento dei paradigmi di scambio e redistribuzione tradizionali, da altri come modello complementare o declinazione particolare dell’economia di stampo capitalistico.
Ci siamo chiesti: che cosa significa condividere? [leggi l’ebook]
E poi: in quali forme si presenta o si organizza “la “Sharing Economy”? quale cultura esprime e allo stesso tempo quali comportamenti inaugura? [leggi l’articolo]
Quale può essere il ruolo svolto dall’economia collaborativa nelle società contemporanee? [leggi l’ebook]