Che le “destre” stiano contendendo alle “sinistre”, da qualche decennio, il calendario civile italiano, è poco dubitabile. In uno scenario complessivo in cui la posta in gioco sembra essere per loro la presunta egemonia culturale da sottrarre alle sinistre, appare chiaro come una disputa sulla memoria “divisa” italiana – a cominciare dalla Resistenza – sia in atto ormai da qualche decennio con l’obiettivo di normalizzare proprio la storia delle destre italiane: per giustificarne da una parte la permanenza al governo del paese, e per riscriverne dall’altra la storia, epurandone il più possibile i momenti oscuri, i collegamenti con le trame eversive e con il terrorismo di destra.
Dalla guerra civile alla normalizzazione del neofascismo
Se, negli anni Novanta, il terreno principale d’intervento parve essere la “guerra civile italiana”, con un forse insperato aiuto giunto dalle note dichiarazioni – anche a sinistra – che andavano nella direzione di una equiparazione fra partigiani e repubblichini, e poi con l’intensificarsi della polemica sulle foibe, negli anni successivi e soprattutto in quelli più recenti il terreno principale d’intervento sembra essersi spostato soprattutto verso una normalizzazione della storia del Movimento sociale italiano e del neofascismo italiano in generale fra anni Sessanta e Ottanta, per allontanare il più possibile le ombre di una vicinanza con gli ambienti eversivi di destra e dei servizi cosiddetti deviati nella gestione della strategia della tensione.
La conquista del discorso pubblico
Le due dimensioni (contesa del calendario civile, lotta per l’egemonia culturale) non vanno quindi ridotte a uno scontro per la conquista dei “posti” che fanno pensiero, cultura diffusa e ideologia nel nostro paese: i posti alla Rai, i posti nel mondo della cultura, i posti nei giornali, i posti nei premi letterari, i posti nelle diverse posizioni che muovono oggi il mondo culturale italiano. Egemonia vuol dire soprattutto fornire al discorso pubblico le categorie che descrivono il mondo, anche attraverso una rilettura ideologica del passato più o meno recente: in questo senso, la sensazione è che l’egemonia la destra l’abbia già conquistata al principio degli anni duemila e in particolare dopo la crisi economica del 2008, e che il blocco storico che oggi governa l’Italia abbia acquisito uno sguardo di destra, che è urgente capire come contendere se si vuole dare una prospettiva di sinistra al nostro paese.
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