Descrizione del libro
Negli ultimi due decenni l’Africa subsahariana ha conosciuto importanti processi di cambiamento politico e sociale, che trovano un precedente solo nel periodo della decolonizzazione e dell’immediato post-indipendenza. Riforme politiche ed economiche, caratterizzate da introduzione di sistemi multipartitici ed elezioni competitive, effervescenza della società civile ed emergere di nuovi movimenti sociali, allargamento e approfondimento dei conflitti armati uniti a una difficile inserzione nel sistema globale e a crescenti processi di transnazionalizzazione, hanno contribuito – insieme a un evento ‟fondativo” come la fine dell’apartheid in Sudafrica – a rimettere in discussione i termini della relazione tra Stato, potere e società definitisi in epoca post-coloniale.
Intorno a questi nodi del potere, negli ultimi anni è cresciuto un intenso dibattito interno al continente tra i suoi intellettuali, i suoi politici, i suoi attori politici e sociali, sulla stessa definizione di democrazia e cittadinanza e sul ruolo e la natura dello Stato in Africa. Un confronto che costituisce lo sfondo anche dei conflitti, alimentati da opposte visioni e strategie del potere, e da derive storiche conflittuali degli attori sociali e politici nel loro rinnovato rapporto con lo Stato post-coloniale.
Il volume si propone di presentare le più recenti analisi e prospettive su questi complessi fenomeni, di fare il punto sullo stato attuale della riflessione intellettuale e politica, di rendere conto di alcune linee di ricerca più innovative: la relazione tra storia, memoria e costruzione dello Stato post-coloniale; la natura del ‟politico” e l’ambiguo rapporto che il potere intrattiene con le politiche pubbliche e le nuove strutture di dominio; le caratteristiche della società civile, il ruolo dei nuovi attori sociali, di donne e giovani urbani; il conflitto e la militarizzazione come mezzi di riformulazione dello Stato post-coloniale; i problemi di cittadinanza e democrazia nelle nuove politiche economiche e di decentramento; il mutamento della collocazione dello Stato nei processi di regionalizzazione e transnazionalizzazione.
Conosci i curatori
Alessandro Triulzi. Già docente di Storia e istituzioni dell’Africa all’Università di Napoli “L’Orientale”, ha svolto ricerche sul campo in Ghana, Etiopia e Sudafrica. Presiede l’Associazione Archivio delle memorie migranti, «uno spazio reale e virtuale di racconti, autonarrazioni e dialoghi tra chi ha vissuto l’esperienza della migrazione e vuole condividerla e chi è interessato a conoscerne il vissuto e le riflessioni». In molte delle sue pubblicazioni e curatele – da Dopo la violenza a L’impero nel cassetto (con Paolo Bertella Farnetti e Adolfo Mignemi) e Long Journeys (con Robert Lawrence McKenzie) – ha indagato le molteplici sfaccettature dell’Africa contemporanea, con un’attenzione specifica alle vicende coloniali e alle migrazioni transnazionali.
M. Cristina Ercolessi. Insegna all’Università di Napoli “L’Orientale”. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le relazioni tra conflitti, sviluppo e interventi umanitari in Africa; i processi di riforma politica e di democratizzazione (in particolare in Africa australe e in Angola); le relazioni internazionali dell’Africa. Per Feltrinelli ha curato, insieme ad Alessandro Triulzi, l’Annale della Fondazione State, power and new political actors in postcolonial Africa (2004).