Tra contratti precari e stipendi bassi, è difficile oggi essere giovani. In tantissimi, ogni anno, si trasferiscono nelle grandi metropoli, attratti dalle promesse che solo città come Milano, Bologna o Firenze sembrano offrire. La città è percepita come trampolino di lancio per nuove opportunità di reddito, opportunità di carriera, attività culturali, socialità. Eppure, in tutte le metropoli italiane il costo dell’affitto cresce rapidamente, arrivando a erodere oltre la metà del reddito mensile.
L’impossibilità di assicurarsi un tetto sopra le testa a prezzi accessibili, l’assenza di un vero ascensore sociale e la contrazione di forme di lavoro a tempo indeterminato anche all’interno delle metropoli più attrattive portano a una rapida precarizzazione dei giovani, minando gravemente il loro benessere.
In risposta a queste criticità, nuove forme di abitare – collettivo, cooperativo e popolare – stanno rapidamente nascendo. Questo volume, concentrandosi soprattutto su Torino e Milano, si propone di descrivere i contorni emergenti di un nuovo “abitare fluido”: soluzioni flessibili e destrutturate con i loro rischi e le loro potenzialità.
Rapporto di sintesi dei risultati quali-quantitativi della ricerca Abitare Fluido.
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