Perché in Italia diventare per diventare madri bisogna dover rinunciare al lavoro?
Negli ultimi decenni sempre più donne in Italia hanno raggiunto alti livelli di istruzione e qualificazione. All’arrivo di un figlio, però, il mercato del lavoro si fa più ostile: ai salari più bassi e alla maggiore fragilità delle carriere lavorative, si aggiungono le dimissioni.
Non è un lavoro per madri indaga le ragioni profonde di questo fenomeno. Basato su dati nazionali e sull’esperienza del Piano per l’Uguaglianza di Bologna, con oltre seicento casi di genitori – in gran parte madri – che hanno lasciato il lavoro, il libro rivela come in Italia la maternità continui a rappresentare un vincolo strutturale. Servizi per l’infanzia insufficienti, congedi parentali disegnati male, soffitti di cristallo, segregazione occupazionale, divari territoriali e sociali: un intreccio di barriere ostacola il futuro di migliaia di donne e rallenta l’Italia rispetto al resto d’Europa.
