È POSSIBILE RICOSTRUIRE I MOTIVI E RINTRACCIARE GLI SNODI CRUCIALI PER CUI LE SINISTRE HANNO PERSO LA CAPACITÀ DI PROPORRE UN’ALTERNATIVA ALLA GLOBALIZZAZIONE PER COME È STATA REALIZZATA FINORA?
Attorno a questi interrogativi si sono svolti, in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli i tavoli di lavoro dell’History Camp 2023, un temporary campus internazionale rivolto alla comunità europea degli storici e punto di partenza del ciclo di workshop 1989 – Sotto le macerie del muro: le grandi sfide della sinistra europea, uno spazio fertile di dialogo sulle sfide che, dalle macerie del Muro di Berlino, ancora oggi le sinistre si trovano ad affrontare.
I temi dei workshop
Il periodo post-Guerra Fredda è stato segnato da un profondo rimodellamento delle strutture fondamentali nell’ordine internazionale. Da un lato si è assistito a un’ulteriore intensificazione nei processi di integrazione regionale e globale, con il trattato di Maastricht, il NAFTA, la creazione dell’OMC e la progressiva inclusione della Cina nel sistema capitalistico mondiale. Dall’altro, il disfacimento dell’ordine geopolitico della Guerra Fredda sembrava aprire a nuove possibilità, specialmente in Europa, ma ha finito per produrre un semplice adattamento dello schema di sicurezza della Guerra Fredda, che il mantenimento e l’espansione della NATO hanno in qualche modo incarnato.
In che modo l’Europa – i principali Paesi europei e la CE/UE – ha interpretato questi processi, ha cercato di influenzarli e, infine, si è adattata al nuovo contesto?
Abbiamo provato a rispondere durante i workshop 1989. Sotto le macerie del muro, sei appuntamenti da marzo a novembre 2023 sulle divisioni della sinistra europea, gli anni novanta in italia tra privatizzazioni e sussidiarietà, l’Europa nella globalizzazione, democrazia e classe operaia.
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dei workshop 1989. Sotto le macerie del muro