Descrizione dell’eBook
Missione del poeta apparve nel 1923 sul primo numero di «Europe», la rivista animata da Duhamel e da altri scrittori che per lo più avevano condiviso l’esperienza artistica del gruppo dell’Abbaye e che ora si riconoscevano nel pacifismo di Romain Rolland.
Il primo è il tema della testimonianza: «Chiamo poeta – scrive Duhamel – l’uomo, il testimone capace di intravvedere e rivelare la verità essenziale che un film e delle cifre non sono in grado di farci conoscere». Perché le tragedie della guerra non siano dimenticate, è necessaria una «letteratura di testimonianza», che persegua la verità tenendosi stretta ai fatti e al vissuto e lontana dalla propaganda, dai clichés e dalle ideologie.
Il secondo tema è quello dell’arte come strumento di comprensione tra gli uomini. «Che un poeta levi la propria voce […] e io dirò che la mia patria è là dove respira quell’uomo, io dico che la mia patria è ovunque io possa conoscere e amare attraverso l’anima di un poeta». I confini delle nazioni dividono gli uomini e si perdono nel tempo. L’opera dello spirito unisce e dura nei secoli.
Conosci l’autore
Georges Duhamel (1884-1966) esordì come poeta (Des légendes, des batailles, 1907; Compagnons, 1912) e come drammaturgo (La lumière, 1911). Partecipò alla Grande Guerra come medico e dalla propria esperienza derivò il romanzo Vie des Martyrs (1917), che ebbe grande successo, e il successivo Civilisation (1918), per il quale ricevette il premio Goncourt. Fu poi autore di altri saggi e romanzi, tra i quali la Confession de minuit (1920) e la serie Chronique des Pasquier (1933 e oltre).
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