Descrizione del libro
La trasformazione del lavoro è oggi al centro dell’attenzione di politici, studiosi, cittadini e mass-media. Si discute soprattutto sulla possibilità che i processi di innovazione tecnologica legati alla robotica e all’Intelligenza Artificiale possano cancellare, nei prossimi decenni, milioni di posti di lavoro.
Dinamiche che nel lungo periodo potrebbero minacciare la tenuta del patto sociale. Soprattutto in un contesto in cui gli effetti di discriminazione, diseguaglianza e polarizzazione non sono compensati dal ripensamento dei sistemi di protezione sociale e da politiche efficaci in termini di redistribuzione di risorse, di professionalizzazione del lavoro e di formazione continua.
Questo Annale prende in esame il cambiamento del lavoro tratteggiandone le evoluzioni storiche attraverso le quattro rivoluzioni tecnologiche e inquadrandone le ricadute locali e settoriali sullo sfondo globale della finanziarizzazione e delle catene del valore.
Una riflessione aggiornata e multidisciplinare – con alcune considerazioni preliminari sull’impatto recente della pandemia – sulle conseguenze di una lunga stagione caratterizzata da politiche neoliberali di austerità, ma anche sulla capacità di mobilitazione e di resilienza espressa dai lavoratori per orientare in direzioni socialmente più sostenibili il cambiamento del lavoro.
Conosci il curatore
Enzo Mingione è uno dei principali sociologi italiani, già Preside della Facoltà di Sociologia dell’Università di Milano-Bicocca e Presidente della Fondazione Bignaschi. I suoi campi di ricerca scientifica riguardano la povertà e l’esclusione sociale con particolare attenzione ai contesti urbani; il mercato del lavoro e la disoccupazione; i sistemi di welfare e le politiche sociali. Tra le sue pubblicazioni: Sociologia della Vita Economica (Carocci, 1998), Le sfide dell’esclusione: metodi, luoghi, soggetti (Il Mulino, 1999), insieme a Enrico Pugliese, Il Lavoro, Carocci, Roma 2002.