Al primo turno delle elezioni legislative francesi, la coalizione ecologista di sinistra NUPES di Jean-Luc Mélenchon ha raggiunto quella del Presidente Macron, Ensemble! Ai ballottaggi del 19 giugno, Macron potrebbe perdere la maggioranza all’Assemblea Nazionale di Parigi, aprendo scenari inconsueti per i prossimi 5 anni del suo mandato.
NUPES vince il 1° turno… al ballottaggio potrebbero esserci sorprese.
Il risultato del 1° turno delle legislative (ballottaggio domenica 19). Astensionismo record, 52% con punte di oltre il 70%; a danno della sinistra ecologista il caso della Seine-Saint-Denis (banlieue di Parigi), dove il 61% degli elettori non sono andati a votare. Solo cinque candidati sono stati eletti al primo turno (altri, pur avendo avuto oltre il 50%, devono passare al ballottaggio perché nelle loro circoscrizioni non hanno votato più del 12,5% degli aventi diritto al voto). Il totale degli aventi diritto al voto era di 48.953.837; gli astenuti sono stati 25.696.334; i votanti: 23.257.503; i voti validi: 22.745.491.
(Fonte: https://www.resultats-elections.interieur.gouv.fr/legislatives-2022/FE.html).
Quattro candidati NUPES (Nuova Unione Popolare degli ecologisti e della sinistra) risultano già eletti in circoscrizioni della regione parigina e uno soltanto per la coalizione di Macron.
564 saranno le circoscrizioni contese e altre otto con triangolari[1].
La coalizione di Macron (Ensemble!) qualifica i suoi candidati al secondo turno in 419 circoscrizioni, ma solo in 141 si sono piazzati primi. In 278 casi saranno in lizza con candidati della NUPES. In 110 circoscrizioni affronteranno candidati del partito di Marine Le Pen (Rassemblement National) che in 65 casi si sono piazzati primi. In altre 22 circoscrizioni saranno in contesa con candidati della destra tradizionale.
386 candidati della NUPES sono passati al ballottaggio e in 178 casi si sono piazzati primi. In 278 circoscrizioni si opporranno a candidati di Ensemble! e in 62 casi saranno in lizza contro candidati di RN (Le Pen), che in 33 circoscrizioni si sono piazzati primi. Inoltre NUPES affronterà candidati della destra tradizionale in 29 circoscrizioni, di cui in 12 piazzati primi.
208 candidati del Rassemblement national (RN di Le Pen) si sono qualificati al ballottaggio.
Reconquête!, il partito di Eric Zemmour, non ha portato nessun candidato al ballottaggio.
I candidati della destra tradizionale sono passati al ballottaggio in 87 circoscrizioni di cui in 11 contro il partito di Le Pen piazzato primo. Primi eliminati l’ex-ministro della pubblica istruzione Jean-Michel Blanquer noto per le sue campagne razziste e Zemmour, il personaggio leader dell’estrema destra razzista, la cui lista non passa al ballottaggio in nessuna circoscrizione.
Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato che la coalizione di Macron è stata battuta e ha sollecitato gli elettori a non mancare di votare e far votare NUPES al ballottaggio.
La coalizione di Macron ha comunicato che nei ballottaggi in cui non sarà presente non darà mai indicazione di voto, ma alcuni dei suoi leader hanno detto “tranne caso per caso”. Solo 6 candidati della coalizione di Macron che non sono passati al ballottaggio hanno invitato i loro elettori a votare NUPES contro il Rassemblement National di Marine Le Pen.
Da parte sua questa ha detto che non darà alcuna indicazione di voto, ma anche lei ha raccomandato nelle circoscrizioni in cui il suo partito non sarà presente di votare secondo il “senso patriottico” dei candidati in lizza. In altre parole, di fatto c’è intesa fra la coalizione di Macron, la destra tradizionale (LR) e il Rassemblement National: nei casi in cui al ballottaggio ci sarà una/o candidata/o NUPES in lizza contro una/o della coalizione di Macron, della destra tradizionale (LR) o del partito di Le Pen quest’ultima/o sarà votata/o da questi tre per scongiurare la vittoria della NUPES.
Le proiezioni dei seggi per il dopo ballottaggio danno la vittoria certa alla coalizione di Macron e un numero di deputati della NUPES che palesemente sembra inferiore a quanto potrà effettivamente conquistare (cioè ben oltre i 200 seggi). Tuttavia, è molto probabile che la coalizione di Macron non riuscirà a ottenere la maggioranza assoluta (289 seggi), nonostante la campagna contro la NUPES sia diventata incandescente e da crociata (stile anticomunismo caricaturale stile anni Cinquanta).
Però non va trascurato il fatto che, secondo i sondaggi, oltre il 66% degli elettori dicono di non volere che Macron abbia la maggioranza assoluta. È probabile che laddove non sia presente una/un loro candidata/o, una buona parte della destra tradizionale, degli elettori di Le Pen e anche di Zemmour non andrà a votare al ballottaggio, avvantaggiando probabilmente la NUPES.
Comunque, come scrivono tutti i media, anche se la coalizione di Macron avrà la maggioranza insieme a deputati della destra tradizionale, incontrerà serie difficoltà di fronte a un’opposizione della sinistra ecologista molto numerosa e decisa a sostenere un programma politico antitetico a quello di Macron. In particolare, come prevede il regolamento francese, la presidenza della commissione finanze spetta all’opposizione, e questa potrà disporre di poteri non trascurabili, tra i quali il diritto di rendere pubblici documenti sinora mai resi noti (per esempio sui redditi dei più ricchi e sulle regalie del governo a banche e imprese).
Fino al 19 giugno 2022 sarà una settimana certamente infuocata e forse a rischio di qualche grave provocazione da parte delle destre contro la NUPES.
Foto di copertina dalla campagna social di NUPES (Immagine via Facebook)
[1] https://www.lemonde.fr/politique/article/2022/06/13/elections-legislatives-2022-les-multiples-enseignements-du-scrutin-pour-le-second-tour_6130092_823448.html