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La Talpa, un podcast a cura di Massimiliano Tarantino


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Un podcast per scavare tra le politiche della destra al governo e le alternative della sinistra all’opposizione.

Ogni due settimane Massimiliano Tarantino, Direttore di Fondazione G. Feltrinelli, sollecitato dall’attualità e accompagnato da voci di pratica e di ricerca, guida i cittadini tra i palazzi del potere, per arrivare al primo anno del governo Meloni con bilancio che non si limita al racconto dei fatti, ma analizza gli impatti della politica e mette in parallelo le decisioni di oggi con quelle di ieri, tra occasioni mancate, similitudini e distanze.

Decima puntata: Il prato di Pontida si tinge di nero

Come da tradizione, il pratone di Pontida si prepara ad accogliere militanti, fan e simpatizzanti della Lega. Il raduno è in programma domenica 17 settembre, a quasi un anno dalla nascita del primo governo di destra-destra, dall’8,9% alle urne che Matteo Salvini ha provato intanto a digerire, con le europee all’orizzonte e gli equilibri del mondo in revisione. E allora, quella di quest’anno, che Pontida sarà? Quali umori, spiriti, tensioni, speranze si agitano dentro il popolo della Lega? Ma soprattutto: chi sono oggi i militanti leghisti?

Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Matteo Pucciarelli, giornalista

 

Nona puntata: Il nuovo Grande Gioco

Agosto 2021: dall’Afghanistan si ritirano i soldati americani e gli alleati Nato. Dopo 19 anni, i talebani tornano al potere. Partiamo da questa data per riflettere sulla politica estera americana, e più in generale occidentale, che ha preteso di “esportare la democrazia” dimenticando però di redistribuire benessere e opportunità. Cosa resta oggi di quel ventennio? E come pensare a un ordine del mondo in cui i tanti altri non siano pedine di un “grande gioco” – citando il libro di Peter Hopkirk – ma interlocutori da prendere sul serio, nel bene e nel male?

Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Nathalie Tocci, direttrice Istituto Affari Internazionali.

Ottava puntata: Buoni e cattivi. Le destre all’assalto dell’Europa

Scomparso Silvio Berlusconi, a destra la geografia politica è tutta da riscrivere. Intanto, in vista delle elezioni europee, Matteo Salvini propone di costruire “una casa comune delle destre” e il reggente di Forza Italia Antonio Tajani frena. Ma cosa c’è dietro l’idea di un grande centrodestra unito – che accoglierebbe quindi anche partiti più estremi come il Rassemblement National di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland – e da dove nasce la ritrosia degli alleati di governo?

Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Susanna Turco, giornalista

Settima puntata:Genova 2001: la generazione che ha perso la voce

Il G8 di Genova è stato uno spartiacque, una ferita che ha segnato un prima e un dopo nell’agenda politica italiana e mondiale. Ventidue anni dopo, nei giorni dell’anniversario, torniamo attraverso le parole di Alessandro Leogrande a quella pagina di storia che Amnesty International ha definito la “più grave sospensione dei diritti democratici in Europa dopo la seconda guerra mondiale”, per capire come costruire un modo diverso di fare politica e dare voce a una generazione che la voce l’ha perduta.

Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Rosa Fioravante, Dottoranda in Global Studies presso l’Università degli Studi di Urbino

Sesta puntata:Tutti i colori di Elly

Con Elly Schlein il Pd sembra essere a un momento di svolta. Di fronte al quale viene da chiedersi: sarà in grado questa giovane outsider, con le sue idee ambientaliste e femministe, di dare una nuova casa agli elettori che si sono riconosciuti nei valori progressisti e riformisti del Pd? O rischia di essere “strumentalizzata” per portare il partito alle correnti e ai potentati di “prima”? Soprattutto perché quella in cui si logora il campo dem è una crisi vecchia, che accompagna a fasi alterne tutti e sedici i suoi anni di vita, da Veltroni a Letta.

Con: David Bidussa, storico sociale delle idee.

Quinta puntata: Rai ahi ahi

La destra-destra di Meloni si mostra insofferente alla narrativa che la vede estranea a certi ambienti di cultura e dal 25 settembre prova a controllare gli spazi di parola, politicizzare la cultura, piazzare uomini di fiducia nelle posizioni chiave delle istituzioni culturali e della tv pubblica. In un sistema tanto contaminato dalla politica, c’è ancora spazio per “restare”? In che modo tenere acceso il pluralismo? E quale posto occupano gli intellettuali, se è il potere a stabilire cosa si può o non si può dire?

Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Valentina Pisanty, docente di Semiologia all’Università di Bergamo.

Quarta puntata: Ultima fermata Cutro

Il naufragio a pochi metri dalla costa di Cutro nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, il ping-pong di responsabilità venuto dopo, la distanza di Giorgia Meloni, il nuovo decreto anti-scafisti: cosa non funziona, oggi, nella gestione dei salvataggi in mare? E, soprattutto, quand’è che il Mediterraneo ha smesso di essere luogo di incontro per trasformarsi in linea di confine? Ricostruiamo il momento in cui il nostro Paese, da terra di emigranti, si è scoperto meta di immigrazione: è l’8 agosto del 1991 e la nave Vlora approda a Bari carica di quasi 20mila migranti in fuga dall’Albania. Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Emanuela Abbatecola, Docente di Sociologia del Lavoro, Fondamenti e Organizzazione del Servizio Sociale e Introduzione agli studi di genere presso l’Università di Genova.

Terza puntata: La famiglia radicale


Si dice femminista la Ministra Eugenia Maria Roccella, ma non condivide aborto, maternità surrogata, unioni civili. E in parte sorprende perché – figlia di Franco Roccella, tra i fondatori del Partito Radicale – cresce in un ambiente che di conservatore ha ben poco. Torniamo allora a un momento della nostra storia repubblicana intriso di attivismo, battaglie per i diritti civili, nuove libertà. Torniamo ai radicali, a Marco Pannella e a una data, il 17 maggio 1981, quando gli italiani vengono chiamati alle urne per il referendum sull’aborto. Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Ida Dominijanni, giornalista e filosofa.

 

Seconda puntata: L’invenzione del centrodestra

Nella seconda puntata, dal titolo L’invenzione del centrodestra, Berlusconi e Meloni, alleati di governo, leader di due anime diverse – non sempre compatibili – della destra. Eppure, non è sbagliato affermare che chi ha permesso a questa destra radicale di uscire dall’ombra sia stata proprio la destra moderata di Berlusconi. Per capirlo, torniamo al 1993, quando Gianfranco Fini si candida a sindaco di Roma guadagnando l’endorsement del Cav. È il primo passo di un centrodestra unito che, vincendo le elezioni politiche l’anno dopo, apre una nuova stagione della nostra cultura politica. Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Angela Mauro, inviata speciale di Huffpost in Europa.

Prima puntata: Piazze piene, urne vuote

Nella prima puntata, dal titolo Piazze piene, urne vuote: il vento che soffia nelle piazze è segno di una vitalità democratica ritrovata. Eppure, oggi, larga parte degli elettori diserta il voto, in Italia e non solo. Come, allora, ricucire la frattura che separa piazza e palazzo? Bastano interventi di ingegneria costituzionale – come si provò a fare già con i referendum del 18 e 19 aprile 1993, nell’Italia instabile e lacerata di Tangentopoli – per riavvicinare politica e cittadini, istituzioni e volontà popolare? Con: David Bidussa, storico sociale delle idee, e Valeria Ottonelli, Professoressa di Filosofia Politica all’Università di Genova.

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