Descrizione del libro
Le piattaforme digitali sono ovunque. Ogni giorno milioni di utenti ne usano almeno una. Ci permettono di mangiare, scambiare informazioni, prenotare una stanza, accedere a risorse senza interazioni fisiche e, in molti casi, avere un reddito. Teams, Google Meet e Instagram, o Upwork e Task Rabbit sono servizi digitali che connettono persone e aziende. Ma sono piattaforme anche Amazon, Deliveroo, JustEat e Vinted: realtà che per essere profittevoli sfruttano la forza lavoro di un gran numero di magazzinieri, autotrasportatori e fattorini.
Quasi sempre lavoratori precari, assunti tramite collaborazioni fittizie e sottoposti a ritmi di lavoro gestiti dal disciplinamento dell’algoritmo. Quest’ultimo impartisce istruzioni sui movimenti che devono essere eseguiti dal lavoratore, andando a scomporre il suo lavoro in brevi azioni elementari e rendendolo, ormai privato di ogni competenza, facilmente sostituibile. I sistemi di controllo operano anche tramite racing, un sistema valutativo che determina la loro permanenza, per esempio, in quel magazzino.
Che tu sia un utente o un lavoratore di piattaforma, tutti gli individui che usano un servizio lasciano delle tracce, informazioni rispetto alle azioni compiute di cui ogni servizio si nutre al fine di perfezionare se stesso.
È una nuova forma di capitalismo, quello di piattaforma, che non vende più solo beni e servizi, ma sfrutta la capacità di tenere traccia di ogni singolo utente e di ogni sua mossa. In questa transizione, l’Europa è rimasta parzialmente indietro e ha vissuto la nascita dell’economia digitale come l’arrivo di una forza esterna dirompente.
Come allineare gli interessi dei diversi attori in gioco e quali competenze avanzate devono avere i nuovi lavoratori di piattaforma? E come si sono adattati i diversi Paesi europei allo sviluppo tecnologico?
Questo volume racconta le tipologie di lavoratori che operano su, per e con le piattaforme, e il modo in cui agiscono Amazon, le app di food-delivering, la ristorazione e il turismo, analizzando come gli algoritmi operano nella gestione del lavoro e nella sua valutazione.
Ma con un particolare affondo su Amazon, il volume prende anhe in esame i casi di tre Paesi con modelli economici molto diversi tra loro – Italia, Germania e Svezia – e cerca di capire in che modo le loro economie politiche si siano adattate all’ascesa dell’economia digitale e dei servizi, guardando sia alle trasformazioni dei regimi produttivi, sia a quelli del diritto del lavoro.