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Pensare umano

Dialogo, cura, diversità ai tempi dell’intelligenza artificiale \

Ne parliamo il 30 ottobre alle 18.30 in Viale Pasubio 5, Milano


30/10/2025 ore 18:30
Aggiungi al calendario 01/01/1970 18:30 Europe/Italy Pensare umano Dialogo, cura, diversità ai tempi dell’intelligenza artificiale \ Ne parliamo il 30 ottobre alle 18.30 in Viale Pasubio 5, Milano Viale Pasubio 5, Milano aWvIKHQmrzrzsRcNqmAj223240
Viale Pasubio 5, Milano Come arrivare
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Di cosa parliamo?

A conclusione del ciclo Il Nuovo Capitale, prosegue la proposta di incontri pubblici dedicati ad approfondire gli impatti dell’intelligenza artificiale e della transizione digitale, da un lato, e come le nuove dinamiche globali incidono su democrazia, società ed economia dall’altro.

Giovedì 30 ottobre alle ore 18.30 Pensare umano. Dialogo, cura, diversità ai tempi dell’intelligenza artificiale un dialogo tra Chiara GiaccardiMauro Magatti Pier Cesare Rivoltella. Con i saluti introduttivi di Massimiliano Tarantino, Direttore della Fondazione G. Feltrinelli.

In occasione dell’uscita di Le Macchine Celibi. Meccanizzare l’umano o meccanizzare il mondo? (Il Mulino 2025), in cui di Mauro Magatti e Chiara Giaccardi riflettono sulla crisi della modernità e sull’alienazione dell’essere umano nell’era digitale e propongono come anticorpi la rinascita del pensiero, del dialogo e dello spirito.

Scarica l’invito

Dialogo tra

Chiara Giaccardi, Università Cattolica del Sacro Cuore 

Mauro Magatti, Università Cattolica del Sacro Cuore

Pier Cesare Rivoltella, Alma Mater Studiorium, Università di Bologna

Consigli di lettura

Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?
di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti 

Siamo nell’epoca delle macchine celibi, dove l’essere umano viene modellato da ciò che lui stesso ha costruito. La via d’uscita sta nel recuperare ciò che la modernità ha emarginato: il dialogo, il pensiero, lo spirito. Perché la felicità non è celibe (e nemmeno la libertà). Come tenere insieme, allora, una società sempre più grande e frammentata? Il digitale, che si propone come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, è allo stesso tempo un potente catalizzatore di nuovi problemi. Il risultato è paradossale: mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’uomo, l’uomo rischia di regredire a «macchina celibe»: un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l’altro. Siamo a un bivio: sta a noi scegliere la direzione.

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