L’Unione europea ha sempre rivendicato la vocazione del proprio “modello sociale”. Eppure, nel corso degli ultimi decenni (e in particolare dopo la crisi del 2008) abbiamo assistito all’adozione di politiche di austerità che hanno spinto per il taglio del welfare con la conseguenza di aumentare disuguaglianze e condizioni di povertà.
La solidarietà manifestata dalla crisi covid oggi sembra essere dimenticata di fronte al rilancio del patto di stabilità che il Consiglio europeo ha appena approvato.
L’Europa sociale è solo un’utopia o un auspicio retorico?
E’ possibile rilanciare un welfare state a livello nazionale e europeo per una società più giusta e inclusiva?
Di cosa parliamo?
In occasione della presentazione di Who’s Afraid of the Welfare State Now?, a cura di Anton Hemerijck e Manos Matsaganis (Oxford University Press, 2024).
Con gli autori
Anton Hemerijck Professore di Political Science and Sociology, European University Institute, Firenze
(traduzione consecutiva)
Manos Matsaganis Professore di Public Finance, Politecnico di Milano
In dialogo con
Cristina Tajani Commissione Finanze e Tesoro Senato della Repubblica
Alberta Andreotti Università degli Studi di Milano-Bicocca
Coordina
Luigi Burroni Presidente SISEC – Società Italiana di Sociologia Economica
Organizzato da SISEC e progetto CITILab – Fondazione Cariplo