Ogni periodo e fase di crisi reca al suo interno i germi di miglioramenti possibili. Così, proprio nell’epoca dell’”adolescenza delle città” si apre una soglia preziosa di confronto con le pratiche e le traiettorie tentate per attivare percorsi inediti di educazione alla co-produzione dell’urbano.
L’Osservatorio sulle città e le trasformazioni urbane nell’ambito dell’area di ricerca Città e Cittadinanza della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli promuove il progetto “L’adolescenza delle città”, un percorso di riflessione sulle trasformazioni urbane in relazione ai fenomeni migratori e ai territori marginali, considerati laboratori di sperimentazione e innovazione delle più diverse forme di capitale per rilanciare contesti, mobilitare risorse e sollecitare competenze.
Il progetto mira ad offrire un’interpretazione critica di come sta cambiando Milano, con particolare attenzione a memoria ed emozioni, due leve importanti per leggere le trasformazioni dei luoghi e riflettere su reazioni e opinioni all’origine delle forme di socialità delle diverse popolazioni urbane. In contesti di svantaggio sociale, strutturale ed emotivo, ripartire da quelle forme di capitale che sembrano mancare di più (quali, appunto, la memoria e le emozioni) significa innescare meccanismi di trasformazione virtuosa possibile.
Un percorso multidisciplinare con gruppi di lavoro formati da soggetti accomunati dall’esperienza migratoria, “L’adolescenza delle città” esplora le vecchie e nuove periferie milanesi, a partire dai quartieri di Corvetto, Chiaravalle, via Padova e Adriano. Intrecciando le voci, le storie e gli sguardi dei loro stessi abitanti, costruisce una narrazione densa di contesti considerati di margine, per rintracciare da essi quelletraiettorie possibili di sviluppo per tutti.
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Il progetto, della durata di un anno fino a dicembre 2018, si avvale della facilitazione di una squadra di architetti, urbanisti, storici, antropologi, ricercatori, video-maker, esperti di processi partecipativi, cartografi e archivisti, e si divide in tre fasi: una fase iniziale di engagement dei soggetti e delle comunità coinvolte nel progetto che prevede due laboratori a porte chiuse; una di focus, con nuovi laboratori sul campo e di inchiesta audiovisiva; infine, appuntamenti di dibattito pubblico e restituzione dei lavori prodotti alle comunità locali.
Laboratori conclusi
La prima fase si è svolta in due laboratori a porte chiuse in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: La memoria è il progetto del futuro (12 maggio 2018) ed Emozioni in azione (19 maggio 2018):
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- Il laboratorio La memoria del futuro, con l’antropologa visuale Alexandra d’Onofrio e la video-maker e animatrice Francesca Cogni ha mirato a creare un passaggio tra le fonti archivistiche del patrimonio Feltrinelli e la futura inchiesta, tra le tracce del passato e la memoria dei partecipanti. Una selezione di fotografie dell’archivio sulla Milano degli anni ‘60-’70 ha rappresentato il dispositivo attraverso cui i partecipanti hanno riletto una realtà diversa con gli occhi dell’oggi. La narrazione e manipolazione delle immagini ha portato alla realizzazione di gif animate.
- Il laboratorio Emozioni in azione, con il geografo esperto di cartografia collettiva Paul Schweizer, ha fatto emergere gli spazi di vita effettiva dei partecipanti e i percorsi urbani che ristrutturano il rapporto centro-periferia, dimostrando quanto il concetto di periferia sia relativo. Percorsi emozionali e percettivi hanno mappato luoghi e significati inediti, condivisi e contrastanti che saranno la base degli itinerari di ripresa nei quartieri.
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Laboratori in corso
IntroduzioneQuesta fase mira a costruire una narrazione delle periferie (e della città) affidata specialmente a giovani adolescenti guidati nella scoperta e riscoperta storica dei luoghi che vivono. L’attenzione agli adolescenti risponde alla convinzione che sia necessario investire specialmente su quelle fasce di cittadinanza più giovani, spesso tralasciate nei processi di dibattito pubblico, per prefigurare un futuro non subìto e costruirne le condizioni.
Questa tappa prevede i laboratori video con il regista Alessandro Penta sulle tecniche di base per rendere i partecipanti autonomi e pienamente autori del proprio progetto narrativo.
A chi sono rivolti i laboratori
I laboratori sono a porte chiuse e sono rivolti agli adolescenti di una età compresa tra i 14 e i 22 anni provenienti dai quartieri coinvolti nel progetto.
A partire dal 17 ottobre 2018 i laboratori si terranno ogni mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso il Giardino della Madia – Comin, via Pimental 5, Milano.
Il tema di partenza sono i luoghi della città, all’interno del percorso saranno sviluppati altri temi quali vecchie e nuove migrazioni e la città immaginata.Il punto di vista dei ragazzi sarà espresso attraverso le immagini che loro stessi gireranno con i propri telefoni raccontando luoghi o persone dei 4 quartieri emersi durante il workshop e i sopralluoghi. Questa tecnica permetterà di raccogliere immagini difficilmente raggiungibili con una telecamera professionale e di lasciare ai ragazzi una sfera di massima libertà nella quale esprimersi.
Primi incontri: saranno volti alla formazione del gruppo e ad una formazione intensiva sulle tecniche di ripresa e di narrazione per immagini. Questo per mettere da subito i ragazzi nelle condizioni di poter girare in autonomia i video nei luoghi che hanno scelto di raccontare che poi diventeranno parte del film.Fase centrale: in questi incontri riguardiamo in modo collettivo le immagini girate dai ragazzi commentando il lavoro di ognuno, correggendo gli errori e iniziando ad individuare una linea narrativa che possa accomunare il lavoro di tutti.Fase finale: introduzione al montaggio e rifinitura delle storie.
Restituzione pubblica
Ci sono quartieri che, per libertà di sperimentazione,vitalità e inquietudini, rappresentano l’adolescenza di una città. Nell’ambito di Lacittàintorno, programma di Fondazione Cariplo, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli promuove tre laboratori civici aperti a tutti, – 9, 12, 22 febbraio – con incontri, dialoghi, workshop per bambini nei quartieri di Corvetto, Chiaravalle, via Padova/ Adriano. A chiudere il percorso, il 28 febbraio, la proiezione del documentario L’Adolescenza delle città, realizzato da una ventina di ragazzi che provengono proprio da questi quartieri, guidati dallo psicologo e documentarista Alessandro Penta.
Appuntamenti:
9 febbraio – L’adolescenza delle città / Rigenerazioni
12 febbraio – L’adolescenza delle città / Aspirazioni
22 febbraio – L’adolescenza delle città / Cambiamenti
28 febbraio – L’adolescenza delle città: Giornata conclusiva del progetto e proiezione pubblica del film L’adolescenza delle città
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