Milano, 1944. Un palazzo nel cuore della città, in via Rovello 2, è luogo di torture, crudeltà indicibili e omicidi sistematici. A guidare quella spirale di orrori è la Legione Autonoma Ettore Muti, reparto della polizia fascista comandato dal ras meneghino Franco Colombo.
Venivano chiamati “mutini”. Erano centinaia di uomini – spesso ex delinquenti comuni, teppisti o semplici disperati – divenuti braccio armato della Repubblica Sociale Italiana in una Milano spaccata dalla guerra civile. Questo volume racconta il loro processo attraverso documenti giudiziari, atti ufficiali e testimonianze, restituendoci il volto crudo della repressione fascista negli ultimi mesi della guerra.
Ripubblicato per la prima volta in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, il libro propone un’inedita introduzione storica di Marco Cuzzi e riprende i testi originali di due figure simbolo dell’antifascismo italiano: Ferruccio Parri e Luigi Pestalozza.
Dove un tempo si udivano urla, oggi risuonano gli applausi del Piccolo Teatro. Il processo alla «Muti» ci mostra come si può – e si deve – trasformare l’orrore in cultura, e la paura in consapevolezza.