Descrizione dell’eBook
La storia tradizionalmente l’hanno raccontata gli storici attraverso i libri. Ma il passato ci raggiunge anche attraverso molte altre fonti, altri media e linguaggi: dalle lettere ai film, dai diari alle canzoni, dalle fotografie al web, fino ai luoghi della storia e i nostri stessi ricordi; tracce di memoria disperse nel nostro quotidiano che ci investono direttamente e in prima persona.
In questi brevi saggi Paolo Rumiz, Carlo Greppi e David Bidussa riflettono su cosa voglia dire raccontare il passato oggi, dentro e fuori le barriere cartacee del libro, rimettendo in primo piano il coinvolgimento attivo di chi finora la storia l’ha soltanto recepita passivamente, ma potrebbe forse tornare a viverla.
Conosci gli autori
Paolo Rumiz è giornalista de “La Repubblica” e “Il Piccolo” di Trieste. Con Feltrinelli ha pubblicato La secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei monti naviganti (2007), Annibale (2008), L’Italia in seconda classe. Con i disegni di Altan e una Premessa del misterioso 740 (2009), La cotogna di Istanbul (2010, nuova edizione 2015; “Audiolibri – Emons Feltrinelli”, 2011), Il bene ostinato (2011), la riedizione di Maschere per un massacro.
Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia (2011), A piedi (2012), Trans Europa Express (2012), Morimondo (2013), Come cavalli che dormono in piedi (2014), Il Ciclope (2015) e, nella collana digitale Zoom, La Padania (2011), Maledetta Cina (2012), Il cappottone di Antonio Pitacco (2013), Ombre sulla corrente (2014).
Carlo Greppi è Dottore di ricerca in Studi storici, collabora con Rai Storia – come presentatore, inviato e ospite – ed è membro del Comitato scientifico dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Il suo libro L’ultimo treno. Racconti del viaggio verso il lager (Donzelli 2012) ha vinto il premio “Ettore Gallo”, destinato agli storici esordienti. Per Feltrinelli ha pubblicato La nostra Shoah. Italiani, sterminio, memoria (“Zoom”, 2015; in e-book) e Non restare indietro (“Kids”, 2016).
Collabora anche con il blog culturale Doppiozero e con la Scuola Holden (Biennio in Storytelling & Performing Arts). Socio fondatore dell’associazione Deina e presidente dell’associazione Deina Torino, organizza da diversi anni viaggi della memoria e di istruzione, con i quali ha accompagnato oltre ventimila studenti provenienti da tutta Italia ad Auschwitz e in altri ex lager del Terzo Reich, alla scoperta della storia.
David Bidussa è uno Storico sociale delle idee. È il responsabile delle attività editoriali e didattiche di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Ha pubblicato: La France de Vichy (Feltrinelli, 1997); I have a dream (BUR, 2006); Siamo italiani (Chiarelettere, 2007) Dopo l’ultimo testimone (Einaudi, 2009); Leo Valiani tra politica e storia (Feltrinelli, 2009). Ha curato Odio gli indifferenti di Antonio Gramsci (Chiarelettere, 2011), La vita è bella di Lev Trockij (Chiarelettere, 2015) e Norberto Bobbio – Claudio Pavone, Sulla guerra civile (Bollati Boringhieri 2015).
Per Feltrinelli ha curato Il volontariato (con Gloria Pescarolo, Costanzo Ranci e Massimo Campedelli; 1994), per i “Classici” ha curato Fratelli d’Italia (2010) di Goffredo Mameli e ha scritto la postfazione a Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne (2014). Ha collaborato al volume Sinistra senza sinistra (Feltrinelli, 2008) con la voce ‟Uso pubblico della storia”.