Intellettuali che hanno saputo incarnare forme di impegno politico e civile; donne e uomini inquieti, che hanno rifiutato l’indifferenza, indignandosi e disobbedendo; artisti che hanno fatto della propria voce, della propria penna, della propria cinepresa uno strumento di denuncia e di emancipazione. Un podcast che, a partire dal ciclo Biografie non autorizzate e dal festival Che Storia! di Fondazione Feltrinelli, racconta le biografie di chi, oggi o nel passato, ha vissuto il sapere come attivismo, aiutandoci a capire il mondo o invogliandoci a cambiarlo.
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Primo episodio: Isabel Allende, la memoria e il Cile
Una vita più volte strappata e ricucita, spezzata e ricomposta. Una penna che scava nel passato e nella memoria. Autrice di successi letterari come La casa degli spiriti, Eva Luna, Paula, Isabel Allende è la voce della memoria cilena. A partire dal golpe del 1973 che, segnando un prima e un dopo nella storia politica e civile del Paese, torna come un fantasma in molte pagine della sua letteratura.
Secondo episodio: Ken Loach, la militanza dietro una macchina da presa
«Il cinema dovrebbe lasciare il pubblico con una domanda o una sfida». Regista, sceneggiatore, intellettuale, tra i maestri della cinematografia britannica, in sessant’anni di carriera Ken Loach ha provato, attraverso le storie degli altri, a riparare le fratture sociali, frenare le ingiustizie, smuovere le coscienze e sussurrare all’orecchio di ciascuno che dopotutto alzare la voce serve ancora a qualcosa.
Terzo episodio: Daphne Caruana Galizia, il coraggio di dire la verità al potere
16 ottobre 2017: a Malta, la Peugeot 108 della giornalista Daphne Caruana Galizia salta in aria. Arguta, rigorosa, mossa da un forte senso di giustizia, dal blog Running Commentary Daphne aveva denunciato la corruzione dell’isola e gli intrecci perversi tra politica e mafie. In un luogo anestetizzato dalla paura e dalla censura, ha avuto il coraggio di sovvertire tutto: regole, modelli, contenuti e contenitori. Linguaggi, soprattutto.
Quarto episodio: Uliano Lucas, la fotografia che pedina il mondo
In cinquant’anni di scatti è andato a caccia di vita, mettendosi in coda ai cortei, mischiandosi con chi occupava le strade e bloccava le fabbriche, prendendo le parti di studenti e operai, immigrati e oppressi. Conosciamo meglio il fotografo che ha documentato i movimenti antiautoritari in Italia, l’Africa della decolonizzazione e delle guerre di liberazione, le vite sospese degli emigranti in Europa, Sarajevo sotto assedio.
Quinto episodio: Camilla Cederna, dal bon ton alla guerra civile
Scrittrice multiforme e acuta, Camilla Cederna è stata una delle protagoniste del giornalismo italiano. In un mondo dell’informazione ancora maschiocentrico, ha saputo farsi strada raccontando un’Italia che cambiava, nelle maniere e nel pensare. È stata due donne in una: per metà la narratrice della Milano bene, incipriata e con le perle ai lobi; per l’altra metà la giornalista della lotta civile con le mani nelle acque torbide della politica.
Sesto episodio: Eugenio Scalfari, scrivere per rivoluzionare
È l’intellettuale che ha rotto gli argini, che ha inventato un diverso modo di fare cultura in Italia; che ha strappato la terza pagina trasferendo la cultura al centro del giornale e messo le sue idee al servizio della politica. Una delle penne attraverso cui il Paese si è visto cambiare. Ripercorriamo insieme la vita del giornalista fondatore de L’Espresso e laRepubblica: un uomo per cui scrivere ha avuto sempre, e prima di tutto, un significato civile.