Un prete inquieto e scomodo che, con la radicalità delle sue scelte, continua a interpellare il nostro tempo. Don Milani ha assistito alla globalizzazione e alla finanziarizzazione dell’economia, ma già nell’Italia del boom industriale seppe cogliere i segnali di un sistema economico destinato a esasperare disuguaglianze e povertà. Grande insegnante e pastore innovatore, don Milani è stato anche profeta di un’economia alternativa, attenta ai più deboli.
Prima di molti altri, ha mosso critiche serrate all’accumulazione delle ricchezze, all’egemonia del profitto, all’omologazione incentivata dal capitalismo. Alla legge del mercato, oppose la grammatica dei diritti, della redistribuzione, del consumo critico.
Una lezione, quella di don Milani, da riscoprire in tempi di crisi: perché se è vero che uscire dai problemi da soli è “avarizia”, è la sua etica della cura a indicarci la strada per un’economia più giusta in una società più degna.