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Assalto all’Europa. Tra violenze, indifferenze e resistenze

In occasione della presentazione del libro
Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa
di Paolo Rumiz (Feltrinelli, 2024)


22/05/2024 ore 19:00
Aggiungi al calendario 01/01/1970 19:00 Europe/Italy Assalto all’Europa. Tra violenze, indifferenze e resistenze In occasione della presentazione del libro Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa di Paolo Rumiz (Feltrinelli, 2024) Viale Pasubio 5, Milano aWvIKHQmrzrzsRcNqmAj223240
Viale Pasubio 5, Milano Come arrivare
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Di cosa parliamo?

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, Paolo Rumiz e Carlo Verdelli si confrontano sul declino dell’Unione, sull’ombra di un fascismo che ha sembianze nuove e avanza non visto, nel mare dell’indifferenza. Attorno, c’è un mondo in fiamme.

Qual è la nostra strada? Qual è la strada dell’Europa?

verranno di notte

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Treni, profughi, convogli militari nel buio.

In una lunga insonnia accanto alla stufa accesa, sulla frontiera dell’Est, Paolo Rumiz sente la notte di malaugurio di un’Europa assediata da guerre e governata dai poteri selvaggi dell’economia. Riceve segnali allarmanti da Francia, Germania, Spagna, Grecia e Paesi Baltici e si chiede come resistere a tutto questo. Orwell è entrato anche a Bruxelles, i princìpi della Costituzione europea sono in macerie, le sbarre di confine ritornano. Intorno, guerra contro le vite umane che migrano, guerra di tutti contro tutti, disumanità e indifferenza.

L’uomo nel buio sente che i barbari possono arrivare in qualsiasi momento, e capisce che non basta la parola “fascismo” a definirli. Dietro al fascismo c’era un’idea di società, dietro a costoro c’è un’identità costruita da influencer e priva del profumo dolce della patria. Ed è di notte che essi si muovono, digitando parole di odio in rete. I nuovi barbari si servono meglio di chiunque altro di questa macchina perversa per occupare il vuoto politico lasciato da una sinistra inconsistente, lontana dal popolo e priva di etica.

Ma proprio quando “tutte le fisarmoniche della notte sembrano suonare assieme”, Rumiz scopre una miriade di punti luce dall’Atlantico alle terre dell’Est. In Germania, ma anche altrove, sono scesi in piazza a milioni contro i sovranisti. Allora sente crescere in sé il demone dell’ironia e della lotta, e al tempo stesso la fiducia nella forza della parola di cui si sente custode. Poi il cielo si schiara, e le ombre fuggono negli anfratti del bosco.

Con 

Paolo Rumiz giornalista, scrittore e viaggiatore

In dialogo con

Carlo Verdelli giornalista


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