Di cosa parliamo?
Una giornata di confronto e di lavoro – tra e per studiosi professionisti ed esperti di informazione, media, social e di intelligenza artificiale – per capire quanto le trasformazioni della rivoluzione digitale sull’informazione e sul sistema dei media mettono a rischio la convivenza democratica.
Nell’epoca dell’informazione veloce e diffusiva, tutti abbiamo l’opportunità di essere informati e consapevoli. Spesso questa sensazione rischia di essere un’illusione fuorviante per tante ragioni: per la mancanza di adeguati strumenti interpretativi o per la mancanza di spazi di riflessione e confronto; per la pervasività dell’informazione mainstream o per le insidie della disinformazione, i cui effetti sono moltiplicati dalla presa degli algoritmi e dalla frantumazione della sfera pubblica.
La democrazia e la comunicazione politica devono confrontarsi con queste sfide e da queste vengono cambiate. Sfida che il mondo del giornalismo e della produzione di informazione e contenuti non può non raccogliere. Ne sono investiti i rapporti tra i cittadini e i loro rappresentanti e quelli tra “produttori” e “consumatori” di notizie.
Per questo è necessario mappare e comprendere criticamente i campi di tensione che la nuova sfera pubblica iper-connessa produce: disinformazione e inciviltà informativa; polarizzazione affettiva e discorsi d’odio; camere dell’eco e complottismo; piattaforme online mainstream e piattaforme “marginali” in cui il discorso pubblico si radicalizza; “datafication” algoritmica e uso dell’AI nei contesti della comunicazione politica.
Riteniamo necessario indagare quali anticorpi possono essere attivati per fronteggiare i rischi che provengono da questi ambiti.
Le trasformazioni prodotte con la rivoluzione digitale sull’informazione e sul sistema dei media mettono a rischio la convivenza democratica? Quando la politica è fatta a colpi di post che spazio resta per riflettere sui programmi con cui aggredire i problemi che affliggono la comunità? Quando le posizioni politiche si radicalizzano sull’onda di slogan e si diffondono discorsi d’odio in “bolle” informative, echo chamber e cybercascades, si può trovare un terreno condiviso di confronto e cooperazione?
Siamo consapevoli che il tema della “manipolazione” dell’opinione pubblica sia vecchio quanto l’opinione pubblica stessa. Con questo cantiere di riflessione sulla disinformazione all’epoca della social sfera, la Fondazione intende costruire una piattaforma di approfondimento, decrittazione della complessità, e confronto per comprendere come avviene la produzione e la fruizione dei contenuti e dell’informazione nell’epoca della platform society e quali conseguenze questo determini per la formazione dell’opinione pubblica. Ci interessa capire la relazione tra media tradizionali e nuovi media digitali; i cambiamenti che i secondi determinano sui primi; le dinamiche di “polarizzazione” e frantumazione della sfera pubblica e il loro impatto sulla qualità dell’informazione e, in definitiva, della democrazia.
Programma
26 giugno
9:00 – 9:30 / Ingresso dei partecipanti
9:30 – 9:45 / Apertura dei lavori e saluti introduttivi a cura di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e di Giovanni Boccia Artieri
9:45 – 10:30 / Prima Sessione plenaria – Social Comunicazione e Politica
Keynote: Tim De Winkel (Utrecht University) “Fringe platforms: radical platform technology as alternative models of public deliberation and the platformization of the public sphere”
10:30 – 13:00 / Prima sessione di tavoli tematici
13:00 – 14:00 / Pausa pranzo
14:00 – 15:00 / Seconda Sessione plenaria – AI Comunicazione e Politica
Keynote: Davide Casaleggio (Presidente Casaleggio & Associati, Fondatore dell’Associazione Rousseau e del progetto Camelot)
15:00 – 16:30 / Seconda sessione di tavoli tematici
16:30 – 16:45 / Coffee break
16:45 – 18:30 / Presentazione delle sfide dei tavoli tematici a cura di Giovanni Boccia Artieri
18:30 – 19:30 / Panel conclusivo – Mainstream Comunicazione e Politica
Possibili partecipanti: Simone Spetia (giornalista Radio 24); , Mafe De Baggis (Media Strategist); Luana Lavecchia (Public Policy & Government Relations Manager Tik Tok – Italia).