Di cosa parliamo?
Da diversi anni assistiamo a un aumento di consensi, a volte episodici, a volte più duraturi, da parte di formazioni che nascono nell’alveo della destra radicale, spesso in relazione diretta con il neofascismo.
La differenza, rispetto ad alcuni decenni fa, consiste nel fatto che questa destra non è più “un polo escluso” confinato all’opposizione e considerato oltre lo steccato dell’“arco costituzionale”. Si tratta di forze che governano territori e influenzano le coalizioni.
Quali sono le radici di questo fenomeno? Come si può spiegare? E come riesce a farlo adeguandosi a un contesto nuovo?
Memoria nera è un ciclo di presentazioni di libri e di incontri per riflettere su come il lavoro di agitazione e riflessione pubblica delle destre sulla propria memoria, vera o presunta, faccia presa sulla popolazione e complichi temi e calendario di lavoro delle sinistre, in termini valoriali e di programma.
Partecipano
Jack Z. Bratich Professore di Journalism and Media Studies, Rutgers University
Miriam Tola Dipartimento di Media e Comunicazione, John Cabot University
Marco Deseriis Professore di Scienze politiche e sociali, Scuola Normale Superiore
Prossimi appuntamenti
3 luglio h 19.00
Dai margini al centro. La normalizzazione delle destre radicali
Leonardo Bianchi News editor di Vice, autore de Le prime gocce della tempesta (Solferino 2024)
Massimo Congiu Autore de La protesta è l’anima. La lotta della società civile in Ungheria e Polonia (Fondazione Feltrinelli 2024)
17 luglio h 19.00
Iconografia della destra
Luciano Cheles Autore de Iconografia della destra (Viella 2023)
Elia Rosati Università di Milano, Autore de Casapound Italia (Mimesis 2018)
Caterina Prever Università di Padova