Stefano Lucarelli (Marsciano, PG, 1975). Professore Associato di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università degli Studi di Bergamo. Laureatosi in discipline economiche e sociali presso l’Università Bocconi con una tesi su Claudio Napoleoni e Piero Sraffa (relatore Giorgio Lunghini) ha poi conseguito il Dottorato in economia politica presso l’Università Politecnica delle Marche con una tesi sui cicli politici e il finanziamento della sanità pubblica (supervisor Lorenzo Robotti). Ha insegnato presso l’Università Bocconi (Teorie economiche alternative), l’Università di Pavia (Storia del pensiero economico), lo IUSS (Teorie dell’impresa) e l’Università della Calabria (Politica Economica Internazionale). E’ stato cerchéur invité presso il CNRS di Parigi nell’ambito dei progetti europei D-Cent (2013-2016) e DECODE (2017-2020), ed INET Grantee (2019 – “The P2 Lodge in the Seventies and Early Eighties: Industrial Structure and a Potential Democratic Collapse”). Le sue principali pubblicazioni sono apparse su ‘Cambridge Journal of Economics’, ‘International Journal of Political Economy’, ‘Journal of Evolutionary Economics’, ‘Metroeconomica’, ‘Moneta e Credito’. La sua ultima monografia in lingua italiana è ‘Squilibrio. Il labirinto della crescita e dello sviluppo economico’ (con Roberto Romano, prefazione di Paolo Leon, Ediesse, 2017). Si interessa di teoria monetaria della produzione, dinamica economica strutturale, finanziarizzazione, economia monetaria internazionale, innovazioni monetarie (monete complementari e criptovalute), e a problemi di politica economica internazionale (le conseguenze asimmetriche della politica monetaria espansiva) e locale (le aree interne). Il suo approccio teorico ed empirico è influenzato considerevolmente dagli economisti classici, dall’opera di J.M. Keynes, da quella di J.A. Schumpeter e dalla scuola della regolazione francese.