Sante Scardillo

Sante Scardillo, è milanese di nascita, pugliese di sangue (Le Puglie, regione storica, includevano anche la Lucania, di cui è originaria la famiglia paterna) e niuiorchese di adozione. Trasferitosi giovanissimo a New York, si e` laureato in fotografia e cinema alla TIsch School of the Arts della New York University, Ha esposto il suo lavoro in spazi espositivi alternative, musei e gallerie di tutto Il mondo, fra i quali Momenta, Apex, PS1/MoMA, Brooklyn Museum, Texas Tech University, Cypress College (Los Angeles), Istanbul Museum, Free Manifesta, Basel Art Fair, Bombay Biennial.

Il suo lavoro scrutina la società contemporanea, con particolare attenzione ai media, specialmente la pubblicita` su riviste e quotidiani, da cui approvvigiona i suoi materiali, riciclandoli nella sua arte. Le influenze sul suo sviluppo artistico includono futurismo e surrealismo, John Heartfield, la pop art e il situazionismo, fino ai contemporanei  Hans Haacke e Jenny Holzer. La sua ricerca si focalizza su critica e attivismo, vedendo l’arte come strumento di riflessione e possibilità di crescita individuale e sociale. La critica lo ha definito “Trans-Pop”.

Dal 1995 si impegna in attivismo su problemi locali; nel 1998 ha fondato, con alcuni vicini, LINA, la Little Italy Neighbors Association, aperta a tutti, senza alcun bias etnico o culturale, per cercare di arginare l’impatto negativo su una zona “scoperta” dagli immobiliaristi, improvvisamente diventata super trendy. Si definisce “un artista che scrive, invece di disegnare: i disegni li faccio solo in fase di realizzazione di un progetto specifico, la scrittura e` il mio disegno descrittivo”. Ha pubblicato articoli su problematiche locali e artistiche, e recensioni di ogni genere: anche una del recensore dei ristoranti del New York Times.

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