Timeline

Timeline

Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco

Rapporto "Our common future" (1987)

Rapporto della commisione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo (WCED) in cui per la prima volta viene proposta una definizione canonica del principio di "sviluppo sostenibile", inteso come “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.

Agenda 21 (1992)

Dalla Conferenza sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite o Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992, scaturisce l'Agenda 21, il primo tentativo di orientare le agende politiche dei governi mondiali in senso "sostenibile". Nel documento, l' "educazione formale e non formale" vengono considerate chiave nella promozione dello sviluppo sostenibile e nel miglioramento della capacità delle persone di affrontare i temi ambientali.

Protocollo di Kyoto (1997)

Accordo internazionale chiave riguardante il surriscaldamento globale e le modalità con cui ridurre le emissioni da parte degli stati aderenti all'accordo. Si tratta del primo e più decisivo trattato in terma di riduzione delle emissioni climalteranti causate dalle attività economiche che traduce le idee dello sviluppo sostenibile in chiave ambientale.

Carta della Terra (2000)

Si tratta di una dichiarazione di principi etici fondamentali che mira a “costruire una societá globale sostenibile, fondata sul rispetto per la natura, i diritti umani universali, la giustizia economica e una cultura di pace”, spingendo verso l'integrazione dell'educazione allo sviluppo sostenibile nell'istruzione formale e nella formazione permanente.

Strategia di Lisbona (2000)

La strategia di Lisbona delinea un obiettivo strategico per l'Unione europea: "rafforzare l'occupazione, le riforme economiche e la coesione sociale nel contesto di un'economia fondata sulla conoscenza". L'istruzione formale ("education") e non formale ("training"), la ricerca scientifica, la digitializzazione e l' "innovazione" vengono identificati come decisivi per la crescita economica. 

Legge 10 marzo 2000, n. 62 (2000)

La legge individua "come obiettivo prioritario [nazionale] l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita" (lifelong learning). Per questo scopo nascono le "scuole paritarie", cioè l'equiparazione delle scuole private a scuole state, dunque la legittimate "a rilasciare titoli di studio aventi valore legale". 

Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (2002)

La risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituisce la campagna globale chiamata "Decennio di educazione allo sviluppo sostenibile" per il periodo 2005-2014, assegnando all'UNESCO il ruolo di agenzia guida e invitando i governi a considerare l'inclusione di misure per implementare la decade nelle proprie politiche educative.

Riforma Moratti (2003)

La legge introduce una serie di riforme atte a lo sviluppo e la valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, l'istituzione servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico, lo sviluppo dell'istruzione e formazione tecnica superiore e altri aspetti, con l'intento di rafforzare il legame con il mondo dell'impresa e le pubbliche amministrazioni. Nell'ottica di valorizzare le "competenze" individuali, viene istituta l'alternanza scuola lavoro "spendibili nel mercato del lavoro" (che in anni successivi prenderà il nome di PCTO).

Strategia UNECE per l’educazione per lo sviluppo sostenibile (2005)

Scopo di questa Strategia è di incoraggiare gli stati membri UNECE a sviluppare e introdurre l’ESS nei loro sistemi educativi formali, in tutti i soggetti rilevanti, e anche nei sistemi di educazione informale e non formale, per le finalità di crescita economica. Il focus della strategia è sull'importanza di formare gli individui, inflenzare il loro mindset, rimodallere gli stili di vita in ottica di sviluppo sostenibile.

Riforma Gelmini (2008-2010)

Un pacchetto di leggi per riformare il sistema scolastico e della ricerca. Rispetto ai curricula: viene reintrodotto lo studio obbligatorio dell' "educazione civica" nelle scuole primarie e secondarie (entrambi i gradi), tramite la materia "Cittadinanza e Costituzione"; viene potenziata la "prova INVALSI" per il monitoraggio delle performance delle scuole, l'erogazione di risorse e parntership, anche in funzione dei tagli alla spesa pubblica. 

Global Action Programme on Education for Sustainable Development (2013)

Il GAP ha l'obiettivo generale di generare e ampliare azioni a tutti i livelli e settori dell'istruzione e dell'apprendimento al fine di accelerare i progressi verso lo sviluppo sostenibile, per il periodo 2015-2019. Le aree prioritarie identificate sono cinque: supporto a politiche, approcci whole-institution, educatori, giovani, comunità locali.

Regolamento sul sistema nazionale di valutazione (2013)

Istituzione del "Sistema Nazionale di Valutazione" (SNV), con la strategie orientare le politiche scolastiche e formative verso la crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la "piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche". Allo scopo di migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, ma anche di valutare le performance, il SNV è creato per valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.

Agenda 2030 (2015)

L’Agenda rappresenta, a livello di discorso pubblico, il più importante, complesso e maturo programma istituzionale d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, con l'ambizione di perseguire il rafforzamento della pace universale e una maggiore libertà, sradicando la povertà in tutte le sue forme e dimensioni per lo scopo dello sviluppo sostenibile. L'agenda si articola in 17 obiettivi di sviluppo sostenibile eL’Educazione allo Sviluppo Sostenibile è una parte integrante di essa nonché un fattore abilitante imprescindibile per il raggiungimento di tutti gli altri obiettivi. 

Accordo di Parigi (2015)

Fondamentale accordo globale di riduzione delle emissione di gas serra, contiene una menzione all'educazione all'importanza della promozione dell'educazione al cambiamento climatico (articolo 12).

Legge "La buona scuola" (2015)

La legge "buona scuola" spinge per l'istituzionalizzazione di concetti quali , "competenze", "valutazione", "autonomia", "merito" / "meriti" in modo tale da applicare queste catogorie sia all'amministrazione, sia al corpo docente, sia allo studente. Le competenze vengono a configurarsi come il fulcro dell'azione pedagogica, che deve essere pensata su un piano triennale di offerta formativa ("PTOF"). Inoltre, vengono indicate una serie di altre funzioni ssia l'educazione di comportamenti e responsabilità rispetto alla cittadinanza, agli stili di vita sani, la legalità, la sostenibilità ambientale.

Strategia Italiana per l'Educazione alla Cittadinanza Globale (2018)

Il documento mette per iscritto la prospettiva dell’approccio critico, ritenuto necessario per favorire lo sviluppo sostenibile, mirante ad un aumento della consapevolezza e della comprensione delle dinamiche di interdipendenza tra livello locale e globale, al fine di attivare un cambiamento nelle strutture sociali, culturali, politiche ed economiche che influenzano globalmente la vita delle persone.

Education for Sustainable Development for 2030 framework (2019)

Il testo rappresenta una rinnovata e più chiara articolazione del "Global Action Programme". La strategia intende rafforzare l'impegno dei processi e delle istituzioni educativi per il raggiungimento dei 17 SDGs, spronando ad intraprendere azioni sia a livello di singoli stati membri sia a livello internazionale tramite 5 aree chiave di intervento: 1) avanzamento delle policy educative, 2) trasformazione degli ambienti di apprendimento, 3) migliorando le capacità di insegnanti ed educatori, 4) creando occasioni per la mobilitazione delle giovani generazioni, 5) coinvolgendo le comunità territoriali nei processi pedagogici dell'ESS.

The European Green Deal (2019)

Si tratta del quadro strategico europeo per la transizione verso la neutralità climatica. Si menziona l'importanza dell'educazione nel favorire la transizione ecologica, con un focus sulle abilità di una forza lavoro che si deve adattare ad un'economia in trasformazione.

Legge sull'Educazione Civica (2019)

La norma prevede l'insegnamento obbligatorio dell'educazione civica nel sistema educativo formale con riferimento all'Agenda 2030, "educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identita', delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari" costituiscono la componente ambientale. Rispetto al nuovo vocabolario pedagogico, le istituzioni scolastiche devo prevederne l'inserimento "trasversale" nei consigli di classe tra docente e l'uso, da parte di singoli docenti, di "unità didattiche" e "unità di apprendimento", "nei curricola d'istituto per un totale minimo di 33 ore.

RiGenerazione Scuola (2019)

Si tratta del piano Piano nazionale del Ministero dell’Istruzione per "la transizione ecologica e culturale delle scuole". Abbracciando lo spirito dell'Agenda 2030, il piano mira a obiettivi ambientali, sociali, economici, indiduando 4 pilastri di rigenerazione: "saperi"; "comportamenti"; "infrastrutture"; "opportunità".

GreenComp. Il quadro europeo delle competenze in materia di sostenibilità (2022)

Si tratta di un quadro di riferimento per le competenze in materia di sostenibilità, concepito come supporto ai programmi di istruzione e formazione per tutti i discenti. Tali competenze possono aiutare i discenti a sviluppare le conoscenze, le abilità e le attitudini necessarie per pensare, pianificare e agire con empatia, responsabilità e attenzione per il nostro pianeta.dello stato presente e futuro del nostro pianeta. Comprende 12 competenze suddivise in 4 aree: incarnare i valori della sostenibilità, accettare la complessità nella sostenibilità, immaginare futuri sostenibili, agire per la sostenibilità.

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (2022)

La strategia attribuisce ai Vettori di sostenibilità, le condizioni abilitanti per innescare e sostenere la trasformazione fortemente invocata dall'Agenda 2030, una centralità inedita. I tre vettori identificati sono coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, cultura per la sostenibilità, partecipazione per lo sviluppo sostenibile. Il vettore cultura per la sostenibilità comprende due ambiti di azione, Educazione e Formazione e Informazione e Comunicazione, e ha lo scopo di promuovere la cultura come fattore abilitante dello sviluppo umano e sostenibile.

Greening Education Partnership (2023)

Si tratta di un'iniziativa globale che adotta un approccio di sistema completo per supportare i paesi nell'affrontare la crisi climatica sfruttando il ruolo critico dell'istruzione. Mira a fornire un'azione forte, coordinata e completa che preparerà ogni studente ad acquisire le conoscenze, le competenze, i valori e gli atteggiamenti per affrontare il cambiamento climatico e promuovere uno sviluppo sostenibile. La GEP è strutturata attorno a quattro pilastri chiave dell'istruzione trasformativa: "greening school"; "greening every curriculum"; "greening teacher training and education system capacity"; "greening communities developing lifelong learning in communities". 

Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (2024)

Individuano i traguardi di sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento per il primo e per il secondo ciclo di istruzione e forniscono azioni di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile per la scuola dell’infanzia. I curricoli di Educazione Civica dovranno ispirarsi a tali linee guida. A differenza delle precedenti, le nuove linee guida mettono enfasi su crescita economica, proprietà privata, autoimprenditorialità ed educazione finanziaria, con minor peso della componente ambientale. 

Restiamo in contatto