Il patrimonio conservato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei più ampi e dettagliati in Europa nel campo delle scienze storiche, politiche, economiche e sociali. Si tratta di oltre 1,5 milioni di pezzi d’archivio, 250.000 volumi, 17.500 testate di periodici e 14.000 manifesti. La Biblioteca detiene circa 4.500 opere antiche e rare, spesso in prima edizione, pubblicate tra il XVI e la metà del XIX secolo.

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Lo spirito delle leggi, di Montesquieu (Ed. del 1749)
È l’opera più importante del filosofo francese Montesquieu (1689-1755), pubblicata a Ginevra nel 1748. Montesquieu pone al centro della riflessione la costruzione dell’ordinamento legislativo della democrazia, che individua nel principio della separazione dei tre poteri: legislativo, giudiziario e governativo.
L’opera contiene una profonda riflessione sulla natura delle leggi intese non come comandamenti da seguire, ma come «rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose», nonché una descrizione dei tre tipi di governo possibili: la monarchia, la repubblica e il dispotismo.
Il testo, messo all’indice nel 1751, rappresenta una pietra miliare del pensiero politico moderno occidentale ancora molto rilevante nel dibattito sul funzionamento delle nostre democrazie.

La ricchezza delle nazioni, di Adam Smith (1. Ed. 1776)
La ricchezza delle nazioni, opera principale di Adam Smith, è considerato il testo fondativo dell’economia politica come disciplina. L’opera, pubblicata per la prima volta nel 1776, inaugura una nuova visione dell’economia come analisi delle scelte e dell’impresa come attore economico.
Smith, analizzando il funzionamento della produzione e della distribuzione della ricchezza, ha introdotto concetti e principi economici che hanno guidato e formato il pensiero economico occidentale, come l’autoregolazione del mercato tramite libero scambio e libera concorrenza e la divisione del lavoro come fattore chiave per l’aumento della produttività e della ricchezza di un paese.

L’Asino (annate 1892-1925)
L’Asino fu una rivista illustrata di satira politica di ispirazione socialista fondata nel 1892 da Gabriele Galantara e Guido Podrecca. Accompagnava il titolo la nota frase di Francesco Domenico Guerrazzi: «Come l’asino è il popolo: utile, paziente e bastonato».
Attraverso vignette, caricature, articoli satirici esprimeva una forte critica sociale, mettendo in ridicolo i potenti, denunciando le loro malefatte e al contempo veicolava ideali di giustizia sociale, uguaglianza e solidarietà.
Anche a causa del suo anticlericalismo subì numerose chiusure fino a quella definitiva nel 1925 sotto il regime fascista.
Ancora oggi “l’Asino” rappresenta un esempio di come la satira e l’umorismo possano essere uno strumento di lotta politica, di denuncia sociale, di aspirazione ad una società più giusta.
L’intervento di conservazione riguarda le riviste delle annate 1915 e 1916; in particolare, è necessario intervenire con un restauro delle rilegature.

Discorso sull’economia politica
Jean-Jacques Rousseau, 1765
Almeno due sono i temi che stanno al centro del Discorso sull’economia politica di Rousseau, in particolare:
1) l’idea di volontà generale (volonté générale) che per Rousseau rappresenta una volontà diretta al bene del corpo politico non in quanto somma di singoli, ciascuno con i suoi interessi particolari, ma in quanto comunità legata da un patto costitutivo e caratterizzata da un interesse comune. Significa che il buon governo è quella condizione in cui l’interesse perseguito dai governanti è uguale all’interesse del popolo.
2) la distinzione tra potere legislativo e potere esecutivo: il potere esecutivo, detenuto dal governo, deve sottostare alle leggi emanate dal corpo politico sovrano (cioè alla volontà generale) e il suo ruolo è solamente quello di far rispettare tali leggi.
Questo secondo principio è quello su cui Montesquieu aveva costruito il suo libro Lo spirito delle leggi, uscito in prima edizione nel 1749.