Mauro Carbone (Mantova 1956) è un filosofo italiano che vive e lavora in Francia, dove dal 2009 insegna Estetica, Teoria delle immagini e Cultura visuale presso l’Università̀ Jean Moulin di Lione. Qui ha fondato e dirige il Gruppo permanente di Ricerca Vivre par(mi) les écrans, che studia come gli schermi contemporanei cambiano il nostro modo di stare al mondo. Di formazione fenomenologica perfezionata con il dottorato a Lovanio premiato dall’Académie Royale de Belgique, ha insegnato sedici anni all’Università Statale di Milano, inaugurandovi la cattedra di Estetica contemporanea. Professore invitato a New York, in Messico, a Pechino, Hong Kong e Tokyo, Distinguished Visiting International Scholarpresso l’Università del Rhode Island (USA), fellow dell’“Italian Academy for Advanced Studies in America” presso la Columbia University, membro onorario del prestigioso Institut Universitaire de France, autore di scritti pubblicati in 10 lingue, con il libro Una deformazione senza precedenti (Quodlibet 2004) ha ricevuto il premio “Viaggio a Siracusa” per il miglior saggio di filosofia e con Sullo schermo dell’estetica (Mimesis 2008) il premio “Maurizio Grande” per il miglior saggio d’argomento cinematografico.
Le ricerche attuali lo hanno portato ad approfondire i suoi studi sulla filosofia della percezione, la teoria dei media, il pensiero tecnologico e in particolare la rivoluzione digitale. I suoi libri più recenti in italiano sono Filosofia-schermi. Dal cinema alla rivoluzione digitale (Raffaello Cortina 2016) e L’evento dell’11 settembre 2001. Quando iniziò il XXI secolo(Mimesis 2021). Collabora con l’inserto d’innovazione “Nòva” de Il Sole 24 ore.