Alessandro Leogrande nasce a Taranto il 20 maggio 1977. Frequenta il Liceo Classico e inizia presto a impegnarsi nelle attività di volontariato cittadine.
Dopo la laurea in filosofia alla Sapienza di Roma si dedica al giornalismo di taglio investigativo. Intrattiene una fitta collaborazione con la rivista “Lo Straniero”, diretta da Goffredo Fofi, di cui diventa presto vicedirettore. Nel corso degli anni scrive per svariati quotidiani e riviste, tra le quali: “Minimaetmoralia”, il “Corriere del Mezzogiorno”, “Internazionale”, “Pagina99”, il “Riformista”.
Nel 2011 Leogrande pubblica per Feltrinelli Il naufragio. Morte nel Mediterraneo, con il quale vince il premio Ryszard Kapuscinski e il Premio Paolo Volponi. Il libro ricostruisce la vicenda della nave albanese Katër i Radës, affondata al largo di Otranto nell’aprile 1997 dopo essere entrata in collisione con una nave della Marina militare italiana.
nel 2013 esce Fumo sulla città, pubblicato con Fandango. Il libro è dedicato all’Ilva di Taranto, alla controversa relazione tra tutela del lavoro in quanto diritto, cura del patrimonio ambientale e tutela della salute dei cittadini. Nel reportage, sono soprattutto la prospettiva storica e i punti di vista dei testimoni lo strumento per spiegare la complessità del presente.
3 ottobre 2013. Una barca di profughi partiti da Tripoli si ribalta presso le coste di Lampedusa causando la morte di 368 persone. Questa strage è una delle “molle narrative” del libro La frontiera, pubblicato per Feltrinelli due anni dopo (2015). Il libro raccoglie una serie di storie di sopravvissuti e di isolani impegnati nelle operazioni di salvataggio, ma va anche oltre, al cuore delle cause che ogni anno determinano il viaggio di migliaia di persone verso l’Europa. La Frontiera guarda alle migrazioni contemporanee come alla punta dell’iceberg di sommovimenti più profondi: le instabilità politiche dei paesi di partenza, il passato coloniale europeo, i traumi politici e storici che precedono le partenze massive.
26 novembre 2017. Alessandro Leogrande muore improvvisamente nella sua casa di Roma per via di un malore.